Termoutilizzatore ASM


96/03
Termoutilizzatore per l’Azienda Servizi Municipalizzati, Brescia-I

Facciate
In collaborazione con l’architetto Gozzoli e studio Tecne
Progetto: 1996
Realizzazione: 2000



Una struttura tecnologicamente all’avanguardia, destinata a recuperare l’energia dall’incenerimento dei rifiuti urbani.
La collocazione dell’impianto, “biglietto da visita” tecnologico della città di Brescia accanto all’autostrada Milano-Venezia, richiedeva un inserimento nel paesaggio particolarmente attento. La soluzione è stata trovata nel progetto cromatico.
La torre, alta 120 metri, abbandona le classiche strisce orizzontali bianco-rosse e diventa un segno blu-grigio semitrasparente, che si fonde con i colori del cielo, mutando aspetto a ogni variazione atmosferica. I colori tengono conto della luminosità generale prevalente, diversa per chi guarda dall’autostrada oppure dal lato della città.
Gli edifici sottostanti sono colorati prevelentemente in blu, con parti in rosso, arancio-giallo, verde. La sistemazione delle aree verdi intorno al termoutilizzatore è stata anch’essa coordinata in modo da offrire, secondo le stagioni, combinazioni cromatiche in armonia con il colore degli edifici.

Premessa

La specifica funzionalità di ogni opera va espressa tenendo conto del contesto ambientale e socio politico nel quale va inserita. I singoli elementi costitutivi dell’opera devono soggiacere alla logica intrinseca del sistema complessivo creando l’unisono o l’opposto nell’intero campo visivo.

Analisi
I presupposti di partenza precedentemente definiti e concordati con la committenza sono:

La collocazione topologica del nuovo termoutilizzatore:
 
Il nuovo termoutilizzatore, lungo l'asse autostradale A4 Torino - Venezia, importante asse di traffico, è posto specularmente rispetto al lato del vecchio impianto.

L'immagine del nuovo termoutilizzatore:
 
L'opera è appartenente alla società ASM ed è un servizio creato per migliorare la vita cittadina. L'affidabilità del funzionamento deve essere espressa dall’aspetto visivo, funzionale all'immagine soft e pulita, come desiderato dall'Azienda. Gli elementi visivi che compongono il termoutilizzatore sono "scatole" di varia natura: l’elemento di richiamo e più critico, è la torre. Più questa logica è intelligentemente espressa, più chiara sarà la decifrazione visiva, più leggibile l'appartenenza, l'immagine coordinata e alla fine, la bellezza. L'immagine dell'opera deve esprimere il corretto utilizzo dei fondi, non sprechi inutili.

L'inserimento paesaggistico-urbano del nuovo termoutilizzatore:
 
L'impianto viene percepito dall'utente da vari punti di vista. Il paesaggio nel quale è inserito è al confine con il rurale, ma ancora urbano.
Sintesi
Un coordinamento tra i due impianti è necessario, trattandosi di un servizio cittadino unico. L'immagine del nuovo termoutilizzatore deve avere una fisionomia più soft, nell'ottica di un postindustrialesimo più umano; percepito quindi nel suo contesto come semitrasparente senza però nascondere la propria funzione o comprometterne la funzionalità. Il cambiamento di interpretazione della tecnologia nel tempo, va reso leggibile.
Trattandosi di un servizio cittadino, l'inserimento paesaggistico in un contesto urbano è corretto. Il quartiere bresciano, che ha la sua chiusura nella nuova bastia, è residenziale, ed è di alta qualità abitativa. Il “Crystal Palace” presente in questa zona, con i suoi 110 m, raggiunge quasi la torre, la cui altezza è 120 m. Ambedue si richiamano sia nella forma prismatica a base quadrata sia nel colore azzurro. La dinamicità del colore del “Crystal Palace” è ottenuta mediante il rivestimento in vetro riflettente azzurro, perciò crea una continua variazione a seconda delle situazioni atmosferiche, dei periodi stagionali e della luce nell'arco della giornata. Questa mutevolezza per la torre non è possibile, perciò la dinamicità può essere espressa solo tramite il colore.
La torre creerà, tramite la sua sfumatura, una torsione virtuale, sarà soft e mimetica, ma nello stesso tempo, susciterà curiosità e perciò sarà un forte segnale. Un elemento segnaletico ma, grazie alla sfumatura che si sposa con il colore del cielo, avrà parti lette in trasparenza che mutano col continuo variare delle situazioni luminose, come il continuo variare del blu del cielo che fa da sfondo. Il suo colore blu - grigio dà un'immagine soft e pulita (elemento comunicante fra cielo e terra). Sarebbe opportuno segnalarne la presenza mediante flash incorporati nella forma, sia sulla punta che sulla media altezza. Tali segnali sono applicati alle ciminiere degli impianti di teleriscaldamento a Tokyo, per evitare un impatto visivo forte, pur mantenendo la massima captabilità visiva.
L'unisono dell'immagine del nuovo impianto è dato dall'insieme cromatico degli elementi che lo compongono,  permettendo di intendere o intravedere dall'esterno la sua funzionalità. La parte esterna come l’interna, cioè il percorso delle visite, avrà un'immagine più spettacolare e più tecnologica, dando da un lato una più efficace lettura della funzionalità a livello percettivo ed estetico e dall’altro anche una quasi nascosta spettacolarità. L’alternarsi dei colori, ed il modo di illuminarli, potrebbe creare un viaggio con un susseguirsi di sensazioni che, nelle loro varietà, potrebbero essere didattiche e di più facile memorizzazione. In tal modo si potrebbe facilitare la lettura di ciò che accade, focalizzando ciò che l’Ente vuole esibire. A tale scopo andrebbe modificata la normativa prestando attenzione anche al livello percettivo ed estetico.

Alcune riflessioni generali:
È stata ricercata un'armonia che abbracci tutti i colori utilizzati nel progetto stesso, o che potranno aggiungersi in futuro, perciò era necessario tener conto dei colori presenti.

Descrizione degli edifici:

Portone
Il portone è un segnale imponente, che cromaticamente ha una forte corrispondenza con la torre. La parte in muratura sarà rivestita con cemento graffiato in corrispondenza degli edifici 6 e 7. I vetri saranno azzurrati e i serramenti blu in corrispondenza degli edifici 6 e 7, che cromaticamente ha una corrispondenza con il vecchio impianto. Il cielo del portone (soffitto) sarà blu chiaro per non creare un tunnel troppo buio.

Edificio 7
In corrispondenza del portale avrà serramenti blu azienda con vetri azzurri e un rivestimento di cemento graffiato.

Percorso aereo
Il percorso aereo è colorato nella tetrade scelta in partenza (rosso, arancio-giallo, verde, blu). Il parapetto blu e i lati destro e sinistro della struttura, trattati con una diversa colorazione, vengono resi più larghi ed aperti, così come il colore grigio azzurro delle travi in alto diminuisce ulteriormente l’effetto claustrofobico.
Inoltre, il percorso multicolore con partenza dall'edificio 7 mantiene "calma" la sensazione cromatica proveniente dalle costruzioni, lo sguardo viene distratto dalle grandi proporzioni: l'attenzione volta ai colori segnaletici propri di elementi che rimangono nella dimensione umana.
La vegetazione nel periodo della fioritura farà un gioco simile.

Edificio 6
In corrispondenza con il portone e l’edificio 7, avrà serramenti blu azienda con vetri azzurri ed un rivestimento di alluminio colorato di iriodin, perciò cangiante con un inserimento di cemento graffiato, che funge da scudo. Mediante l'applicazione di un rivestimento in inox decorativo, tipo lamiera stampata stucco, si enfatizza il "taglio" che ha sezionato ad ovest i capannoni 1 e 2 e contribuisce ad isolare percettivamente il volume dell’edificio 6, cui si affida la funzione di ancora "pesante" dell'insieme, rivestito di alluminio scuro e cangiante, “testa pensante” dell’impianto. La griglia che lo stacca dagli altri capannoni è in blu dell’azienda.

La torre
Sarebbe opportuno convincere gli Enti competenti a rinunciare alle strisce rosse, che nel periodo di nebbia sono di scarsa utilità, molto più visibili sono i flash a tempi brevissimi che, come già accennato, trovai in Giappone ove il clima è spesso nebbioso.
La scelta cromatica è da una parte mimetica, ma dall’altra un’opera percettivamente cinetica: un segnale particolarmente individuabile nella sua particolarità.

L'inserimento

L'inserimento del nuovo impianto in un contesto paesaggistico, verde ma urbano, come una bastia richiede, lo rende ulteriormente più soft e fa intendere la cura con il quale è stato progettato. Il parco dove è inserito è aperto verso nord, perciò non nasconde. La parte sud del parco avrà alberi alti delle specie tipicamente in uso nei parchi urbani, cosicché la vista dal lato della campagna è dominantemente verde, quindi anche gli edifici che si trovano sul lato sud del complesso avranno un colore verde chiaro, creando in questo modo un ulteriore sfondo alla vista dell'impianto dal lato nord. I colori scelti rendono i capannoni il più possibile calmi e mimetici. I blu - grigi, che richiamano il cielo medio bresciano, sono più chiari o più scuri, secondo un gioco che contraddice la naturale esposizione alla luce.
Il verde, di tonalità leggermente più scura, è in relazione con gli alberi del previsto parco urbano; per evitare sgradevoli contrasti nella stagione invernale nelle vicinanze degli edifici 9 e 10 sarebbe opportuno piantare alberi sempreverdi.
Le porte ed i serramenti esterni dei capannoni riprendono il colore dei cappotti in lamiera, ma leggermente più scuro, per sottolinearne la funzione di ingresso.
Gli interni dei capannoni sono in grigio chiaro, appena azzurrato, per rendere più neutri possibile gli spazi di lavoro e per evidenziare al meglio i colori delle macchine, delle tubature, della segnaletica antinfortunistica, cui è affidato il compito di esprimere il linguaggio cromatico dell'ambiente. Il grigio è leggermente azzurrato per aumentare la lettura di pulizia. Porte e serramenti all'interno sono di un grigio-azzurro leggermente più scuro rispetto alle pareti; il medesimo grigio sarà usato per le strutture metalliche portanti.
Lo spazio che si crea tra gli edifici 5A, 5, 3, 9 e 10 viene considerato un salotto all'aperto, perciò le facciate rivolte verso di esso hanno i colori degli interni, ed anche qui il ruolo da protagonista nel gioco cromatico è affidato agli elementi tecnologici. L’edificio 9 avrà anche sulla facciata nord il colore grigio, perché questo lato avrà come sfondo il cielo.
mediante l'applicazione d'un rivestimento in inox decorativo, tipo lamiera stampata, enfatizza il "taglio" che ha sezionato a ovest i capannoni 1 e 2 e contribuisce ad isolare percettivamente il volume 6, come già accennato.

Vista dall'autostrada e dalla città:

Considerando che la vista dall'autostrada e dalla città, è quasi sempre in controluce e che gli edifici sembrano più scuri, sono stati usati prevalentemente i colori blu (molto chiaro e poco saturo). La facciata nord vista dal basso (piano autostradale) avrà come sfondo dominante il cielo, perciò dovrà dominare il blu.

Vista dalla campagna:

Il prospetto sud, visto dal basso, avrà come sfondo dominante la vegetazione arborea, perciò dovrà dominare il verde, non troppo scuro perché la parte arretrata avrà l’ombra degli alberi a scurirla e la parte sporgente avrà come sfondo il cielo, come d’altronde tutti gli edifici durante i mesi invernali, se gli alberi sono a foglia caduca.

Vista dal cavalcavia:

La posizione simmetrica delle due caldaie può essere evidenziata usando il territorio stesso. La gestione del verde dovrebbe tenerne conto in modo da avere affinità da ambedue i lati dell'autostrada.